Lo STUDIO offre consulenza e servizi tecnici in tutto il territorio sardo e nazionale, opera nei settori dell'ingegneria e dell'architettura occupandosi di opere edili e civili, efficienza e risparmio energetico, impianti da fonti di energia rinnovabili, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Lo studio è attivo da circa un decennio per la soluzione delle problematiche riscontrabili nei procedimenti tecnici e amministrativi del settore delle costruzioni. Attraverso un approccio multidisciplinare siamo in grado di affrontare tutte le delicate fasi del processo realizzativo di un’opera di ingegneria edile e civile, pianificando insieme al committente il percorso ottimale per il raggiungimento del risultato desiderato, sia in termini qualitativi che finanziari.
Lo STUDIO D'INGEGNERIA E ARCHITETTURA Ing. Alessandro Porru supporta le imprese nella gestione degli appalti pubblici e privati, sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, nella
predisposizione ed attuazione di un'ottimale pianificazione di cantiere, nella cura degli adempimenti richiesti dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Lo studio sviluppa inoltre, per conto delle imprese, la documentazione tecnica e/o progettuale necessaria per la partecipazione alle gare d'appalto con il criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa e fornisce consulenza tecnica per la determinazione dei ribassi in quelle con il criterio del prezzo più basso.
In tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per qualunque tipologia di attività economica (bar, ristorante, parrucchiere ecc.), lo STUDIO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Ing. Alessandro Porru
analizza la documentazione esistente in azienda e, qualora risultasse necessario, predispone l’aggiornamento della stessa per il pieno rispetto della normativa vigente.
In particolare lo studio predispone o aggiorna, per conto dei datori di lavoro, il documento di valutazione dei rischi DVR. La predisposizione di tale documento è ormai divenuta obbligatoria anche
per le aziende con meno di 10 dipendenti, le quali in caso contrario incorrono in gravi sanzioni (il datore di lavoro è punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400
euro).